Durante i miei corsi dedico una uscita alla fotografia di notte perché credo fortemente che sia per gli allievi una occasione e un’esperienza interessante per capire meglio i limiti e le potenzialità del fotografare con poca luce.
Le luci artificiali della città ci restituiscono una visione nuova, diversa e anche surreale di ciò che abbiamo davanti agli occhi quotidianamente, di giorno. Questa situazione costringe ad una fotografia ragionata in termini di inquadratura e di scelta dei tempi. L’utilizzo del treppiede per il paesaggio e le vedute diviene indispensabile capendo così l’importanza e i vantaggi dell’utilizzo dei tempi di scatto lunghi.
Finito il momento didattico, c’è spazio per giocare e sperimentare ed è lì che ogni volta, puntualmente i miei allievi sono in grado di sorprendermi!