<img src="http://www.alessandrogagliardini.com/wp-content/uploads/Fuji-X-M1-review-featured.jpg" alt="fujifilm x-m1" width="960" height="601" class="alignnone size-full wp-image-750" srcset="http://www.alessandrogagliardini.com/wp-content/uploads/Fuji-X-M1-review-featured.jpg 960w, http://www.alessandrogagliardini.com/wp-content/uploads/Fuji-X-M1-review-featured-300×188.jpg 300w, http://www.alessandrogagliardini.com/wp-content/uploads/Fuji-X-M1-review-featured-768×481 read review.jpg 768w” sizes=”(max-width: 960px) 100vw, 960px” />
Dal momento che gli allievi dei miei corsi mi chiedono come mai abbia deciso di fotografare con una piccola fotocamera nonostante io abbia le reflex fullframe Nikon dedico questo articolo a questa piccola e stilosa mirrorless made Fujifilm che, a distanza di più di tre anni dalla sua uscita, resta una delle mie fotocamere preferite. Realizzo quasi tutti i miei progetti fotografici con la X-M1.
Sono estremamente convinto che il progetto intrapreso da Fujifilm con la sua prima mirrorless ad ottiche intercambiabili, la X-pro1 evolutosi successivamente nei diversi modelli X-E, X-M, X-T e X-A sia stato una delle cose migliori che la fotografia digitale potesse offrirci negli ultimi anni. Il perché ve lo elenco subito:
Minori dimensioni, peso, ingombri rispetto al sistema reflex in particolare alle fullframe e questo permette di fotografare senza essere troppo invadenti o, meglio ancora, senza dare troppo nell’occhio.
Eccellente qualità fotografica grazie ad un sensore che, seppure apsc, permette di spingersi fino ad iso davvero alti mantenendo una qualità delle immagini a dir poco sorprendente e un file raw del quale apprezzo la capacità di recupero di alte e basse luci.
Ottiche di elevatissima qualità e di dimensioni compatte, in particolare le ottiche fisse sono piccole e molto luminose (18 f2, 23 f1.4, 35 f1.4, 56 f1.2, 90 f2, ecc…)
Nei miei corsi di fotografia dedico sempre del tempo alle mirrorless in particolare alle fuji perché è per l’allievo un momento per capire qual’è il mezzo fotografico più adatto a lui, tentando di smontare lo stereotipo della reflex come unica fotocamera adatta a fotografare seriamente.